martedì, giugno 17, 2014

Roen

Bellissima gita che, forse per la prima volta nella stagione, non ha fatto rimpiangere gli sci.
Partenza con calma alle 8 e 30 a san Michele appuntamento con Cioffi (altro che le levatacce che impone lo sci in questa stagione) e avvicinamento fino al Sanvit a Appiano per manutenzione al 29".
Iniziamo a salire puntando la coma del Penegal fra castelli e campagne curatissime.



Raggiunto il limite del bosco, attraversiamo per sentiero ombroso verso sud in direzione della strada della Mendola. Con un piccolo tratto a piedi attraversiamo le buche di ghiaccio, un ghiaione che deve aver ricoperto una cavità dal quale esce dell'aria raffreddata da un particolare fenomeno di espansione che fa si che ci sia il ghiaccio e a una meravigliosa arietta a 10 gradi tutto l'anno nonostante si sia su un pendio esposto ad est a neanche 600 metri di quota.
Sui 10 Km mancanti alla Mendola il vegano parte con un ritmo per me impossibile: reggo i primi 5 Km ma poi la pagherò strisciando sulle rampe che portano al rif. Oltradige. (secondo lui è merito di una centrifuga di barbabietola rossa che tracanna a colazione, secondo me trascura una variabile ben più importante: sono mesi che non va a lavorare!)

Al rifugio pasta aglio e olio da Brunetto e, con un'oretta di pausa, mi riprendo per affrontare dignitosamente le rampe per andare in cima al Roen dove Cioffi si addormenta come ad una serata di dispositive ronfando per 3 quarti d'ora





Sulla stupenda discesa la magica barbabietola non pare avere effetto: forse ci vorrebbe una grappetta per stimolare il coraggio.





Caldaro
Testa Nera
Discesa magnifica: otre 35 Km di sentieri e sterrati che, se non sono paragonabili alla polvere, reggono senza dubbio il confronto con la neve che mi aspetto di trovare adesso!




Fantastico giro di 61 Km con 2200 metri di dislivello: e la resistenza sta migliorando: ero molto più cotto all'arrivo alla Mendola che a fare scatti sulle contropendenze finali! 


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