martedì, aprile 12, 2016

Corno d'Ega

Con i ricordi delle fantastiche sciate di due anni fa a maggio (1 2 3), ho voluto ritornare a vedere le condizioni. Niente a che vedere con quella magica primavera, però, nonostante la neve appena sufficiente e i tratti disastrati dalle valanghe non è stato male. Certo per quest'anno sarà l'ultima volta qui. Si parte da Obereggen sulla pista ancora perfetta, ma già la forestale che attraversa verso il vallone del forcellone non è più innevata in modo continuo. Si entra nel vallone con varie "ravanate" fra ontani, sassi e rododendri, ma poi, quando si vede il forcellone si dimentica tutto e si sale contenti. Oggi ottimo rigelo e, quindi, appena la pendenza aumenta mettiamo i rampant e riusciamo ad arrivare agevolmente al passo sci ai piedi. Poi abbiamo proseguito fino in cima al Corno d'Ega su un sottile strato di ottimo firn (i pochi cm dell'ultima nevicata) che penso già domani sarà sparito. Bella sosta in cima con panino e un bel sole quasi troppo caldo. Viste le condizioni della salita e visto che non siamo stati veloci, decidiamo di tornare dalla stessa rinunciando alla traversata di cima Valsorda anche per paura di non trovare neve sufficiente. Invece della solita ripellata, optiamo per una bella pasta in compagnia al furgone.


La salita alla forcella Anita piena di sassi affioranti malamente nascosti dall'ultima nevicata.







Il Cimon del Latemar, da lontano sembra bianco, ma si tratta solo del sottile strato dell'ultima nevicata.








Sopra la Pala Santa, sotto cima Valsorda















Qui la traccia GPS

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